Round Trip

In una realtà privata nel tempo delle più intime sfumature, ormai ridotta a ciclicità fine a se stessa, riponiamo nell’arte il compito di mostrare la vita come contenitore di infinite possibilità, attraverso una visione libera da stereotipi imposti.
Vittime consapevoli di una rassegnazione condivisa, dimentichiamo il potere salvifico della creazione, vivendola come fredda forma di evasione piuttosto che come portatrice sana di senso.

La scoperta di un linguaggio universale fatto di danza, musica, immagini, parole e segni, svela la straordinaria connessione che lega gli esseri umani in un cerchio perfetto, dai confini inimmaginabili.
Un viaggio di andata e ritorno che si sviluppa in un luogo che non chiede di essere definito, perchè può partire in qualsiasi momento e raggiungere qualunque meta.
Un percorso, la vita, destinato a tutti, nessuno escluso, in cui l’essere umano si ritrova protagonista e al contempo spettatore di una storia descritta da innumerevoli mani intrecciate dal fato.

Idea, coreografie e direzione artistica: Daniela Cono e Alessandra Serraglio
Contributi coreografici: Maria Picardi, Valeria Zanetti, Eleonora Serraglio
Cantante: Mesoglea
Scenografie: Lucrezia Zaffarano
Body percussion: Salvo Russo

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See-goal. Rise the vibe.

See-goal racconta il viaggio verso la meta più lontana e difficile: dentro noi stessi. Un luogo sconosciuto dove sogno e veglia si incontrano, un luogo costruito su architetture dinamiche che gettano luci ed ombre in perenne trasformazione, un luogo popolato da creature vive in continua evoluzione. È il luogo dove cerchiamo il nostro io più profondo, custodito e nascosto dalle gabbie che la mente e il corpo creano attraverso consuetudini culturali-sociali ed esperienze sensoriali. È il luogo dove le parole diventano immagini, i suoni musica e il pensiero danza: linguaggi universali propri ad ogni uomo o donna di questa realtà.

See-goal è un racconto audio-visivo, un progetto in cui si incontrano danza, realtà virtuale e grafica animata, una libera interpretazione del romanzo di Richard Bach “Il gabbiano Jonathan Livingston”, formato da quattro episodi (il quarto con due finali distinti), realizzato attraverso una coreografia di 4 ballerini che danzano dentro un mondo onirico. Le immagini create hanno i tratti mutevoli tipici dei sogni: visioni filtrate della realtà per forma, colore e dimensioni. sono elementi frammentati dai colori ora vivaci ora spenti, nascono e scompaiono nel nulla della fantasia, sono porte che si aprono e chiudono in profondità.

Progetto vincitore del bando “Cultura Futura – Creativi Digitali” finanziato dalla regione Lazio.
Idea, grafica e animazioni: Daniela Cono e Alessandra Fierro
Direzione artistica e coreografie: Daniela Cono
Contributi coreografici: Maria Picardi e Alessandra Serraglio
PMI – Studio virtuale: Broadcast Digital Service
Partner: Gabriele Cipollitti e Saria Cipollitti
Websitewww.seegoal.it

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Insense [Round Trip]

Directed by: Alessandra Serraglio
Filming: Pietro Di Pace
Editing and Post production: Alessandra Serraglio, Pietro Di Pace
Interpreter: Eleonora Serraglio
Assistant: Benedetta Cappellazzo (MESOGLEA)
Music by: Claudio Cupelli (KUPO)

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Weakness [Round Trip]

Directed by: Alessandra Serraglio
Filming: Pietro Di Pace
Editing and Post production: Alessandra Serraglio, Pietro Di Pace
Interpreters: Benedetta Cappellazzo (MESOGLEA), Martina Midili Silani, Sonia Carella, Ilaria Dechiaro, Jenny Tocco
Music by: Claudio Cupelli (KUPO)

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Landmark [Round Trip]

Idea e coreografie: Daniela Cono e Alessandra Serraglio
Regia e montaggio: Daniela Cono e Alessandra Serraglio
Riprese: Pietro Di Pace
Performers: Daniela Cono, Alessandra Serraglio e Alessandro Russo
Musica: Claudio Cupelli (KUPO)

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Wirewalkers

Coraggiosi tessitori di fili
Costruiamo l’equilibrio nell’attesa del vuoto
Neghiamo l’ascolto
A noi
Per primi
nella ricerca ossessiva del senso
La verità si palesa nel corpo
che ora vuole danzare

Idea, coreografie e testo: Alessandra Serraglio
Concept: Alessandra Serraglio, Benedetta Cappellazzo (MESOGLEA)
Regia e montaggio: Alessandra Serraglio, Pietro Di Pace
Musica: Claudio Cupelli (KUPO)
Performers: Benedetta Cappellazzo, Sonia Carella

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Animae

L’anima di ciascuno di noi vive all’interno di un involucro che spesso non le dà modo di esprimersi secondo la propria indole, ma attraverso l’influenza di agenti esterni, che la portano a sentirsi prigioniera e non padrona del corpo abitato.
Siamo schiavi di stereotipi imposti da una cultura che ci porta a vivere  secondo schemi che probabilmente la nostra anima non seguirebbe, poiché la sua voce trova sfogo esclusivamente nel momento in cui la mente decide di prestarle ascolto.

Un viaggio all’interno di se stessi, che vuole dimostrare l’unicità di ciascun essere umano…la parola al nostro corpo e al suo singolare modo di esprimersi…la parola al nostro istinto, spoglio dell’armatura che quotidianamente lo soffoca…la parola alla nostra anima, bramosa di consumare quella vita che spesso è costretta ad osservare passivamente attraverso gli occhi del corpo abitato, senza avere il coraggio di farsi conoscere dal mondo esterno.

Idea e coreografie: Alessandra Serraglio
Regia e montaggio: Antonio Monti

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Forest Off

The forest beyond is above us and inside us

Lo scopo di questa performance è quello di esplorare il potente rapporto tra la danza e le nuove tecnologie.
La regista Caterina Vianello ha scritto il concept usando come ispirazione le sculture dell’artista Eva Jospin.
A partire da questo argomento il musicista Piernicola di Muro ha composto le musiche, l’artista multimediale Andrew Quinn ha creato un ambiente virtuale e ha usato Kinect, le ballerine Daniela Cono e Alessandra Serraglio hanno realizzato la coreografia e Alessandro Chiodo ha progettato l’illuminazione, sia reale che virtuale.

Regia: Caterina Vianello
Coreografie: Daniela Cono, Alessandra Serraglio
Interactive visual: Andrew Quinn
Lighting design: Alessandro Chiodo
Musiche originali: Piernicola di Muro
Sound design: Roberta d’Angelo

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Light of Life

L’ecosistema è un contenitore che accoglie e tiene in equilibrio la crescita del progresso dell’uomo e la natura.
Cosa accadrebbe se all’improvviso la mano dell’uomo si spingesse oltre il confine che tiene in equilibrio questo contenitore? Quanto ancora la natura è disposta a sopportare di essere soffocata dall’avanzare indiscriminato del progresso?

La natura irrompe in un’esplosione di effetti e giochi di luce in un incontro di vita e di creatività.

Idea, animazioni e videomapping: Daniela Cono, Alessandra Fierro e Adriano Presta
Supervisione e projection mapping: Emanuele Tarducci e Dario Criacci

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Social Victim

Uno sguardo sulla realtà
La caricatura dell’essere ormai asociale
Vittima del social
Aspiranti abitanti di un mondo fittizio dalle dimensioni globali,
Che ha spazio per tutti
Incorniciati da uno smartphone

Idea e coreografie: Alessandra Serraglio
Regia e montaggio: Antonio Monti

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